Quali sono i settori principali
Aggiornato in data 24 agosto 2023
La Germania rappresenta una meta importante per gli imprenditori italiani che investono all’estero: nel 2021 erano più di 1600 le aziende italiane che operavano sul territorio tedesco. Lo rivela la ricerca “Il valore delle aziende italiane in Germania“, realizzata dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo per la Camera di commercio italo-germanica (AHK Italien), per quantificare la presenza su suolo tedesco delle imprese a controllo italiano e il loro contributo all’economia locale.Se ti incuriosisce sapere quali sbocchi lavorativi può offrirti l’industria italiana sul territorio tedesco, in quest’articolo vedremo i principali settori d’investimento delle aziende italiane in Germania.
La ricerca
La sopracitata ricerca rivela che nel 2021 erano circa 1670 le aziende italiane che operavano sul territorio tedesco. Questo dato ci fa capire come in Germania vi sia un numero elevato di imprese italiane attive rispetto a quelle che operano in altri Paesi. In queste aziende lavorano circa 104.000 addetti che appartengono per il 61% al mondo dei servizi e per il restante 39% al manifatturiero.Se si prende in esame il fatturato complessivo delle aziende italiane all’estero (pari a circa 546 miliardi di euro), si nota che 59 miliardi riguardano investimenti in Germania. Stiamo parlando del 10,8% del fatturato totale delle controllate italiane nelle prime dieci destinazioni mondiali, con un secondo posto in classifica dietro agli Stati Uniti (24,3%). Al terzo posto la Spagna con il 9,9% e a seguire Francia (8,9%), Brasile (4,6%), Regno Unito (3,7%), Cina (3,2%), Polonia (2,5%), Romania (1,5%), India (0,9%).Ci sono diverse regioni italiane che investono con le loro aziende in Germania: la Lombardia guida la classifica con oltre il 39%, poi il Veneto con il 14% e l’Emilia-Romagna con il 13%. Il Lazio si attesta sul 4,8% mentre la Campania segna un 1,7%.Le relazioni economiche italo-tedesche non si limitano alla presenza diretta di imprese a controllo italiano, ma sono in realtà ancor più intense se si considera il complesso intreccio di legami che caratterizza le catene globali del valore. L’Italia, insieme ad altri partner europei, svolge un ruolo chiave nel funzionamento della macchina produttiva tedesca, in diversi settori industriali e dei servizi.
Settori delle aziende italiane in Germania
La Germania rappresenta la seconda meta preferita dagli imprenditori italiani. Le aziende italiane in Germania sono ben inserite nelle catene del valore del Paese, dando luogo a una presenza basata sull’alta qualità e su un’integrazione strategica all’interno dello scenario tedesco. Vediamo ora nel dettaglio come lavorare in Germania nei settori in cui investono di più le aziende italiane.
Settore automobilistico
Uno dei risultati della ricerca condotta da Intesa Sanpaolo è stato quello di portare alla luce il contributo fondamentale delle aziende italiane al principale settore manifatturiero tedesco, ovvero quello della produzione di automobili. L’Italia svetta come il maggior Paese che contribuisce alla catena del valore dell’auto tedesca, in parte con produzioni manifatturiere e in parte di servizi, confermandosi come il maggior Paese fornitore di componentistica per la Germania.In questo settore la Germania investe ogni anno in ricerca e sviluppo per non rimanere indietro dal punto di vista dell’innovazione tecnologica, proponendo soluzioni sempre all’avanguardia. In particolare l’industria dell’automobile tedesca concentra i suoi sforzi nell’aumentare la sicurezza dei passeggeri e sulla mobilità sostenibile, con lo scopo di preservare l’aria e l’ambiente. Questi costanti investimenti significano anche una crescita diretta delle aziende automobilistiche italiane che proprio in Germania hanno il loro maggiore mercato di sbocco estero.Grazie alla qualità del made in Italy, molte aziende italiane sono riuscite a ritagliarsi un ottimo posto nelle filiere produttive dell’automotive tedesche. La Germania, infatti, rappresenta il primo partner commerciale dell’industria italiana di componenti per autoveicoli, con un mercato del lavoro sempre florido e alla ricerca di nuovo personale.
Logistica e trasporti
Negli ultimi anni, il mercato della logistica ha rivoluzionato dall’interno l’industria dei trasporti, favorendo una crescente interconnessione tra le varie economie europee e un aumento dei flussi delle merci. In questo settore il legame economico tra aziende italiane e tedesche è molto stretto, con un bilancio crescente non solo dell’import-export, ma soprattutto degli investimenti diretti delle aziende che operano nel settore.Per le aziende italiane in Germania, sono soprattutto le infrastrutture a rappresentare la chiave di volta per lo sviluppo di un nuovo modello sostenibile e a ridotto impatto ambientale. Nel settore dei trasporti, la sfida per i prossimi anni sarà appunto quella di promuovere un modello logistico che risponda ai nuovi standard di sostenibilità ambientale e, allo stesso tempo, capace di gestire un flusso di traffico e di merci crescente tra i due Paesi.Attualmente, le aziende italiane del settore trasporti e logistica si trovano di fronte all’esigenza di stabilizzare i loro rapporti commerciali con la Germania, digitalizzando le operazioni così da rispondere in modo intelligente ai recenti sviluppi della mobilità. Proprio per questo c’è una crescente richiesta di operai specializzati nell’ambito della “logistica 4.0”, ovvero un’evoluzione della logistica tradizionale, con alla base un processo di digitalizzazione, e che riguarda l’intera supply chain.
Manifatturiero
Per le aziende italiane in Germania uno dei principali settori produttivi è quello manifatturiero, non solo legato al mondo automobilistico tedesco, ma anche a quello delle macchine utensili, dell’industria siderurgica, degli apparati elettrici ed elettronici, dei componenti per gli elettrodomestici, al settore tessile, alimentare e al chimico-farmaceutico.Prendendo in esame il fatturato complessivo delle aziende italiane attive in Germania, la quota si attesta sul 2%, ma aumenta per la distribuzione all’ingrosso (4,4%), i trasporti (2,5%) e soprattutto per i settori manifatturieri, come i prodotti e materiali da costruzione (6%), l’elettrotecnica (4,2%), la metallurgia e i prodotti in metallo (3,9%). Si può dire che la Germania è il primo partner commerciale dell’Italia, essendo entrambi Paesi con forte vocazione manifatturiera. Nella classifica dei Paesi fornitori della Germania, l’Italia ha guadagnato, dal 2018, la quinta posizione scavalcando il Regno Unito e riducendo la distanza da Francia e Stati Uniti.Al giorno d’oggi nel mercato del lavoro del settore manifatturiero tedesco, nonostante le molte incertezze, le aziende stanno ancora pianificando di aumentare l’organico. Soprattutto nell’ambito delle industrie IT e nelle costruzioni, che sono costantemente alla ricerca di dipendenti e partnership con realtà produttive italiane.